È agli inizi degli anni ’30 quando la United States Steel Corporation brevetta per la prima volta l’acciaio corten, oggi uno dei materiali più importanti nel design moderno e ad elevata resistenza meccanica. Il termine “cor-ten” deriva da due parole anglosassoni che ne definiscono le caratteristiche principali: “Cor-rosion resistance” e “Ten-sile strength”, ossia elevata resistenza alla corrosione e meccanica. Il vero lavoro di ricerca su questo materiale si sviluppa però a partire dagli anni ‘60, quando il celebre architetto Eero Saarinen impiegò per la prima volta il corten in un contesto architettonico, con la realizzazione del John Deere World Headquarters in Illinois nel 1964. Inizia così la storia del metallo corten che oggi, per la sua capacità di coniugare funzionalità con estetica, viene largamente impiegato in tantissimi settori, dall’edilizia alla viabilità passando per contesti decorativi ed artistici.
Il successo dell’acciaio corten è dovuto prevalentemente alla sua capacità intrinseca di autoproteggersi. Questo metallo, infatti, durante il
processo di ossidazione, si riveste di una patina
porosa, molto sottile, ricca di rame, cromo e fosforo. Questo rivestimento, varia da un arancio
iniziale fino ad una colorazione bruno-rossastra
con il passare dei mesi. L’ossidazione si arresta
con il passare del tempo fissando il colore; è quella
che viene comunemente definita ruggine ma che
per il corten, proprio per le sue caratteristiche, è
protettiva e si presta alle più svariate soluzioni
progettuali. Inoltre se questa patina viene scalfita,
il processo di ossidazione riparte fino a costruire
una nuova protezione. È per questo che il corten è
un materiale che “vive e si autoprotegge”.
I vantaggi che derivano da questa singolare caratteristica sono molteplici. Il metallo corten,
infatti:
• Gode di un alta resistenza alle alte temperature del fuoco.
• Possiede un’ottima resistenza alla corrosione atmosferica che permette di utilizzare
il metallo corten anche allo stato “nudo”. Il
passare del tempo non rovina il materiale,
ma al contrario gli conferisce quell’aspetto
“vissuto” che conquista architetti e designer;
• Si presta a diversi tipi di lavorazione e questo lo rende adatto alle più svariate esigenze
progettuali.